Il mondo sta perdendo le sue preziose api, registrate perdite superiori al 25%

Su 544.879 colonie gestite all’inizio dell’inverno ben 89.124 sono state perse.

Le api rischiano di scomparire. La notizia non è certamente nuova, ma i risultati di uno studio condotto da un gruppo internazionale di scienziati del COLOSS, con sede presso l’Institute of Bee Health dell’Università di Berna, sembra rilanciare l’allarme, con dati ancor più inquietanti. Il team, che ha visto pubblicare i risultati del proprio studio sulle pagine del Journal of Apicultural Research, ha intervistato 25.363 apicoltori in 36 diversi paesi, rilevando che, su 544.879 colonie gestite all’inizio dell’inverno, ben 89124 sono andate perse.

I danni maggiori
Portogallo, Irlanda del Nord, Italia e Inghilterra hanno registrato perdite superiori al 25 per cento, mentre Bielorussia, Israele e Serbia sono state tra quelle con tassi di perdita inferiori al 10 per cento. In alcuni paesi, tra cui Germania, Svezia e Grecia, ci sono state anche variazioni regionali significative. Il tasso di perdita totale, rispetto al 2016/2017, è sceso, passando dal 20,9 per cento, ma risulta esser ancora superiore rispetto al dato relativo al biennio 2015/16, in media del 12 per cento. Il tasso di perdita totale per la Scozia, invece, nel triennio è aumentato, passando dal 18 al 20,4 e si è fermato al 23,7 per cento.

Penalizzate le colonie più piccole
In allontanamento dai risultati precedenti, gli apicoltori che hanno spostato le colonie nella stagione dei foraggi, per usufruire di altre piante, o per l’impollinazione. In questi casi hanno subito meno perdite rispetto a quelli che hanno tenuto le loro api nello stesso posto. Perdite anche nelle piccole produzioni, che in realtà hanno subito danni persino maggiori a quelli dichiarati dalle imprese più grandi. Lo studio, coordinato dalla dottoressa Alison Gray del dipartimento di matematica e statistica di Strathclyde (Glasgow), si basava su informazioni fornite volontariamente dagli apicoltori e ha coinvolto 33 paesi del Vecchio Continente, più Algeria, Israele e Messico.

Le cause
“La perdita delle colonie di api è una questione molto complessa – ha spiegato Gray -. Spesso tende ad essere influenzata meno dal clima generale che da specifici modelli meteorologici o da una calamità naturale che colpisce la colonia. Osserviamo le colonie in inverno, ma quello che succede alle api può essere in parte determinato dalle condizioni dell’estate precedente. Molte colonie sono andate perse a causa di svariati problemi della regina. Capita occasionalmente che la stessa non deponga uova. Il rischio più grandi per le api sembrerebbe rappresentato dagli acari della varroa, un parassita che non lascia scampo alla colonia.

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