Cinque Terre (SP). “Per rilanciare l’entroterra si parta dall’Igp del miele”

Cinque Terre – Val di Vara – E’ imprescindibile per noi Verdi pensare alla nostra Liguria del domani come ad una terra difesa e salvaguardata dall’inquinamento. Ormai i danni ambientali prodotti negli anni dalle varie attività che si sono insediate è un punto incontestabile ed è giunto il momento di pensare di cambiare drasticamente rotta.

Non si fa altro ad oggi che parlare di attività a rischio sanitario evitando volutamente il confronto con la cittadinanza e continuando come se niente fosse per la strada tracciata. Il centro destra ad ogni livello di governo altro non fa che non prendere atto di una sconfitta di linea politica per quanto riguarda lo sviluppo e la salvaguardia del territorio Enel, Biodigestore, Masterplan Palmeria, Abolizione dei Parchi tutte proposte che hanno sollevato disapprovazione e costituzione di comitati spontanei di cittadini che grazie al consenso diffuso nella popolazione fanno chiaramente capire che questo governo regionale e locale non rappresenta la volontà popolare e sicuramente non pone in essere le basi per il prossimo futuro.

Persino si riesce a essere così sordi volutamente da non sentire la voce di coloro che vorrebbero continuare si chiaramente sulla via del turismo che ha portato e porta benefici a tutto l’indotto cittadino, strutture ricettive, attività ecc… ma anche chiedono a gran voce di non essere intossicati dalle emissioni delle grandi navi da crociera, questa classe politica non riesce a capire che il solo futuro possibile che possa coniugare le attività affinché siano compatibili e sostenibili è l’elettrificazione delle banchine.

Noi Verdi abbiamo un’idea di sviluppo diversa, chiaramente potenziando e rilanciando e investendo sempre più nella promozione turistica, abbiamo intenzione di promuovere da subito una valorizzazione del territorio senza precedenti in modo da allargare i benefici del turismo, vera attività trainante della nostra economia locale a tutto il territorio, creando un vero giro di intercambio tra città, provincia ed entroterra, puntando tutto sulla nostra forza naturale nel vero senso della parola il territorio e i suoi prodotti.

E’ imprescindibile pensare ad una valorizzazione a 360 gradi portando i prodotti, i borghi i sentieri portandoli al centro dell’agire politico. Riconosciamo l’importanza del lavoro svolto dalla associazione dei produttori Bio che in questi anni hanno lavorato sul territorio per migliorare la qualità dei prodotti e l’attività dei parchi che hanno sempre attratto importanti fette di visitatori.

Per questo ad esempio avendo preso atto del fiorire di attività di apicoltura, già tristemente note alle cronache solo per morie di api in tutta Italia e problema di emergenza climatica vespa vellutina ecc…, vorremmo sin da subito presentare con altri soggetti che vorranno unirsi alla nostra proposta un progetto di valorizzazione dell’entroterra ligure chiedendone esplicito riconoscimento nazionale con marchi di qualità ed indicazione territoriale .

Chiaramente la valorizzazione porterebbe ad esempio all’apertura di nuove attività, lotta al dissesto idrogeologico agevolando il recupero di terreni ad esempio con colture utili alle api e pensando appunto ad un inizio ove ci siano le condizioni per la valorizzazione dei prodotti e proporla un vero e proprio lavoro di ricerca e confronto con il territorio.
Per questo come Verdi /Europa Verde lavoreremo affinchè ad esempio per iniziare, la zona dell’alta Val di Vara Brugnato, Borghetto, Rocchetta di Vara Zignago e Calice al Cornoviglio abbia un riconoscimento qualitativo vista la salubrità dell’ambiente delle piante spontanee e la qualità dei prodotti melliferi proposti cercando di coinvolgere tutti i soggetti che vedono in questo e in progetti analoghi lo sviluppo della Liguria del domani.

Andrea Germi – Portavoce dei Verdi della Provincia di La Spezia

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