Firenze. Città a misura di api contro il clima pazzo

Aumento del verde pubblico e stop ai fitofarmaci dopo un 2019 catastrofico per l’apicoltura. Firenze capofila dell’intesa con la Regione

FIRENZE — La Toscana corre ai ripari per porre rimedio all’emergenza che affligge l’apicoltura e più nello specifico le stesse api, indispensabili al mantenimento della biodiversità. Lo fa con un’intesa che per il momento coinvolge il Comune di Firenze e l’associazione regionale dei produttori apistici toscani Arpat firmata in Palazzo Vecchio. L’intenzione è quella di promuovere anche in altre città l’accordo siglato dall’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, dal sindaco di Firenze Dario Nardella e da Duccio Pradella per Arpat.

Nello specifico, l’intesa prevede il sostegno alle attività apistiche, l’incremento del verde pubblico cittadino con la coltivazione di piante importanti per il nettare, la riduzione dell’impiego dei biocidi e il divieto di utilizzo dei fitofarmaci. Azioni che saranno promosse da Arpat presso i propri associati: l’associazione conta oggi 800 soci per 27mila alveari.

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