Roma, l’idea della Fai diventa realtà: apicoltura con vista sul Vittoriano

Apicoltura in città, in pieno centro a Roma. L’idea è venuta alla Fai -Federazione apicoltori italiani che ha dato vita a un apiario urbano sulla terrazza di Palazzo Della Valle, sede della Confagricoltura, dove si gode di una vista mirabile sul Vittoriano. E proprio sulla terrazza di questo bellissimo palazzo rinascimentale, a due passi dal Pantheon e da Largo Argentina, sono stati depositati tre alveari per dimostrare che l’Apis mellifera ligustica, l’ape italiana, può sopravvivere in un luogo come questo, foraggiarsi a dovere e addirittura produrre dell’ottimo miele. Non stupisce più di tanto, visto che Roma è la capitale più verde d’Europa e la Fai dal 1985 svolge attività di sorveglianza e monitoraggio sulla tipologia e sulla qualità delle fioriture di Roma. «Siamo in una zona intensamente coperta di verde, le api operaie lo sanno e le bottinatrici si spingono fino a chilometri di distanza per scovare la corolla di un fiore e tornare dalle loro compagne» spiega Raffaele Cirone, presidente della Federazione apicoltori italiani, proprietario e conduttore di questi alveari di città. E in effetti, non serve andare molto lontano. A pochi metri dagli alveari sulla terrazza i vasi con la lavanda in fiore pullulano di api. Altri nugoli di api partono da qui per dirigersi verso i Giardini Vaticani, i giardini del Quirinale, l’Orto Botanico, il Pincio, fino a Villa Borghese e Villa Panphili. E poi tornano con il loro bottino di polline raccolto da fioriture pregiate.

Ma l’apicoltura urbana è un’attività agricola a tutti gli effetti che necessita di regole. La legge che disciplina l’apicoltura obbliga a iscrivere un apiario all’Anagrafe Apistica Nazionale – fanno sapere dalla Fai -, per ragioni sanitarie, e anche il possesso di un solo alveare va regolarmente denunciato, precisano gli addetti ai lavori. Di pari passo, bisogna rispettare regole di buon vicinato, precise distanze dai confini di proprietà, assicurate le responsabilità civili verso terzi. Un’ultima annotazione, nell’antica Roma, Caput mundi, ogni villa imperiale aveva un addetto alle api. Corsi e ricorsi storici.

www.ilmessaggero.it