L’assessore regionale Gianni Fava è intervenuto il 5 luglio 2017 in Commissione Agricoltura sul tema dei danni ingenti provocati, in particolare ad apicoltura e viticoltura, dalle gelate straordinarie che il 18 e 19 aprile scorso hanno interessato la regione, compromettendo parte delle produzioni dell’annata. “I danni ammontano a 46, 5 milioni di euro su tutto il territorio regionale, – ha ricordato Fava – e riguardano quei territori che possono beneficiare del riconoscimento dello stato di calamità. Porteremo velocemente il tema in delibera di giunta con l’obiettivo che la risposta del Governo, perché riconosca oltre alla calamità naturale anche le risorse necessarie, sia rapida”.
NECESSARIO INTERVENIRE PER LE AZIENDE – “In questi anni – ha aggiunto l’assessore – abbiamo visto riconoscere danni in percentuali ridicole, dal 2 al 3% sul totale, ma ora c’è la necessità di fare fronte al salvataggio di aziende che si sono viste private anche di percentuali elevate, tra l’80 e il 100 %, della produzione”. Apicoltura e viticoltura i settori colpiti. “L’apicoltura primaverile è sostanzialmente compromessa, – ha rilevato l’assessore – e questo vuol dire che la produzione di miele registra una diminuzione dal 40 al 60%. Il tema è forte, quest’anno ad esempio non ci sarà miele d’acacia, fiore all’occhiello della nostra produzione. Un fenomeno senza precedenti, a testimonianza dell’eccezionalità dell’evento atmosferico. Per quanto riguarda il vino la situazione è a macchia di leopardo, le aree più coinvolte sono tra Brescia, Pavia e Sondrio, con zone del basso Pavese e buona parte della produzione della Franciacorta tra quelle colpite dai fenomeni atmosferici”.
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