Il primato riconosciuto, a Montalcino, da una giuria di esperti degustatori.
Il miglior miele d’Italia? È di timo e arriva dalla calda Sicilia, più precisamente da Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. Lo ha deciso, a Montalcino, una giuria di esperti degustatori del «dolce prodotto» nello storico concorso nazionale «Roberto Franci» della «Settimana del Miele» (8-10 settembre), tra le più importanti kermesse del mondo dell’apicoltura in Italia. Il primo posto è andato dell’Azienda Agricola Milluzzo di Sebastiano Milluzzo. Secondi a pari merito L’ape e L’arnia di Giulio Iacovanelli (Chieti), col miele di girasole, e Apicoltura Zipoli di Balarini Ancilla (Crema) col miele di tiglio.
Terzo posto ancora per L’ape e L’arnia di Giulio Iacovanelli, stavolta col miele di eucalipto. Le quattro aziende ritireranno il premio domani sera al Teatro degli Astrusi, a Montalcino. Verranno premiati anche i vincitori delle singole varietà di miele prodotte in tutta Italia, Paese che detiene più tipologie al mondo (e la Toscana è un record nel record, con oltre dieci varietà). 85 i partecipanti al concorso: si tratta di un numero praticamente dimezzato rispetto alla media delle edizioni precedenti, spiegato dal terribile clima che ha afflitto il settore apistico e messo in ginocchio gli apicoltori italiani, con dati impietosi sulla produzione di miele di quest’anno (crollo del 70-80%) e sullo stato di salute delle api. Attesa anche per il «Miele del sindaco», premio nato proprio a Montalcino nel 2011 che «non è un riconoscimento di qualità – precisa l’associazione che lo organizza (Le Città del Miele) – ma di identità territoriale.
Ogni anno scegliamo il miele che più di altri porta con sé il territorio di origine. Il premio lo annunciamo a Montalcino, ma poi penseremo a consegnarlo alla città vincitrice. Si premia anche l’apicoltore che l’ha prodotto, ma in prima istanza la città».