Bashkortostan, il cuore del miele della Russia

di Francesco Colafemmina –

Ufa, capitale della Repubblica del Bashkortostan, regione della Russia nota anche al di fuori dei confini nazionali per i suoi mieli straordinari, si aggiudica il 47mo congresso internazionale di apicoltura Apimondia 2021.
Ufa, capitale della Repubblica del Bashkortostan, regione della Russia nota anche al di fuori dei confini nazionali per i suoi mieli straordinari, si aggiudica. E’ questo l’esito delle votazioni che si sono tenute ad Istanbul il 3 ottobre scorso nell’ambito della 45ma edizione di Apimondia e Apiexpo (la più importante esposizione internazionale di apicoltura che si svolge ogni 4 anni in Europa e nel resto del mondo). La Russia con oltre 70 voti su 120 ha raccolto il consenso di altrettante nazioni che hanno creduto nelle capacità organizzative del Bashkortostan e nella grande tradizione dell’apicoltura russa. Ufa conferma così la sua vocazione ad ospitare eventi di rilievo internazionale, dopo il successo del summit dei BRICS del 2015.

Si tratta di una opportunità unica non solo per lo stato a sud degli Urali che produce circa il 9% del miele russo (15.000 tonnellate all’anno), ma per tutta la Federazione che potrà mostrare i propri progressi nella produzione di mieli di alta qualità, nella ricerca scientifica relativa agli insetti impollinatori e nello sviluppo dell’apiterapia.

Il presidente dell’associazione degli apicoltori russi, Arnold Butov ha sottolineato l’importanza per la comunità dei produttori russi di questa vittoria, anche ai fini dell’innovazione tecnologica del settore e del contrasto dell’importazione di mieli adulterati o sofisticati. L’apicoltura rappresenta d’altro canto un settore strategico per una nazione che ambisce ad incrementare la propria indipendenza nel settore agroalimentare. Inoltre, la Russia ad Istanbul ha saputo convincere le rappresentanze di associazioni e istituti di ricerca internazionali, che l’hanno preferita agli altri candidati europei: Danimarca, Serbia e Slovenia.

“La nostra nazione ha ospitato Apimondia solo una volta a Mosca nel 1971” commenta il ministro della Repubblica del Bashkortostan, Ruslan Mirsaiapov, che nel 2015 ha coordinato il summit dei BRICS “e adesso abbiamo il piacere di inviare apicoltori da tutto il mondo a visitare Ufa”.

E aggiunge: “Il nostro obiettivo è quello di migliorare le competenze dell’apicoltura locale, soprattutto attraverso lo sviluppo di metodi di gestione biologici delle problematiche sanitarie delle api, evitando l’uso di prodotti chimici, incentivando l’attività di impollinazione e lo sviluppo di nuovi protocolli di apiterapia. Sarà prestata particolare attenzione poi alla lotta all’adulterazione del miele, sviluppando il lavoro cooperativo fra gli apicoltori. Misure che contribuiranno all’emergere dell’apicoltura fra gli altri settori agricoli.”

Mirsaiapov rivela anche che l’impegno della Russia è quello di organizzare un Simposio internazionale di Apiterapia ad Ufa nel 2020: “Ufa possiede tutte le infrastrutture necessarie ad ospitare questo genere di importanti eventi globali. Il governo locale ha completamente rinnovato la Sala Congressi che ha ospitato il summit dei BRICS e della Shanghai Cooperation Organization, abbiamo più di 100 alberghi e ostelli e uno dei migliori aeroporti della Russia”.

Il Bashkortostan, con la sua produzione in particolare di miele di tiglio — considerato fra i migliori al mondo — è stato definito il “cuore del miele della Russia” ma uno dei suoi segreti è legato all’apicoltura “selvatica”. In particolare nella regione di Shulgan Tash, a circa 300 km dalla capitale Ufa, in un parco naturale incontaminato che ospita la famosa grotta di Kapova con graffiti paleolitici risalenti a circa 16.000 anni fa, di generazione in generazione si tramanda una tecnica apistica unica al mondo. Gli apicoltori raccolgono infatti il miele da apposite cavità realizzate all’interno di tronchi di abeti. Il miele così estratto, solitamente a fine settembre, ha un sapore unico e inconfondibile, tanto che persino la poetessa Anna Achmatova in un suo poema parla del “miele selvatico” come di un miele “che ha il profumo della libertà”.

Nonostante le diffidenze delle rappresentanze di associazioni e istituti di ricerca occidentali, la Russia si conferma ancora una volta una nazione che, coniugando le proprie tradizioni con l’innovazione tecnologica e la ricerca, è in grado offrire nuove opportunità di crescita all’intero settore dell’apicoltura su scala mondiale.

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