Ford College Community Challenge, ecco Townbee, progetto per i rifugiati

Favorisce l’inserimento e l’integrazione dei profughi sfuggiti alla guerra in Siria che stanno ricostruendosi un futuro in Europa con attività di apicoltura.

Ford College Community Challenge, ecco Townbee, progetto per i rifugiati. Favorisce l’inserimento e l’integrazione dei profughi sfuggiti alla guerra in Siria che stanno ricostruendosi un futuro in Europa con attività di apicoltura.
La casa automobilistica, attraverso il programma educativo “Ford Motor Company Fund”, realizza da dieci anni, sovvenzionandoli, progetti studenteschi focalizzati sulla crazione di attività imprenditoriali capaci di rispondere concretamente alle sfide sociali e ambientali delle comunità contemporanee, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone.
Townbee è tra i programmi vincitori del Ford College Community Challenge 2017, il fondo che nell’ultimo decennio ha contribuito, con tre milioni di dollari, a sovvenzionare team di studenti provenienti da tutto il mondo, tra cui Regno Unito e Germania. Tra gli altri vincitori di quest’anno vi è Slurp, un’attività dedicata alla distribuzione di pasti presso il campus dell’università di Edimburgo, preparando e distribuendo zuppe ai giovani svantaggiati e i “Caffè Silenziosi”, una caffetteria realizzata per assumere, formare e prendersi cura della clientela non udente o con problemi di udito.

Di particolare sensibilità è il progetto Townbee che vede la testimonianza di Hafez Al-Moussa che due anni fa, a bordo di un piccolo gommone, insieme ad altre 40 persone, affrontò il difficile viaggio attraverso il Mediterraneo, per raggiungere le coste dell’Europa.
Questo giovane è uno tra i fortunati sopravvissuti ad avere l’opportunità di ricostruirsi una vita in Germania, dopo essere sfuggito al conflitto bellico siriano.
Quanto era piccolo, nel suo Paese, Al-Moussa si dedicava alla raccolta del miele nell’azienda agricola di famiglia e, quest’anno, ha potuto farlo nuovamente, nel suo Paese adottivo, grazie proprio al progetto solidale Townbee che mira a facilitare il processo di integrazione dei rifugiati, insegnando gli usi e i costumi dei paesi ospitanti, e la nuova lingua, nonché attraverso la cura delle api, salvaguardandole così dall’estinzione.

“Come le api, abbiamo lottato per la sopravvivenza – ha raccontato Al-Mouassa, di 28 anni, che ha dovuto rinunciare agli studi di ingegneria civile quando è stato costretto a lasciare il proprio paese di origine – I primi tempi in Germania sono stati molto difficili. Le cose apparentemente più semplici, come attraversare la strada o acquistare cibo possono diventare complicate quando non si comprende la lingua È stato davvero emozionante condividere la raccolta del primo miele di Townbee, con i miei nuovi amici europei, alcuni dei quali non avevano mai visto prima un alveare”.

Il progetto Townbee è stato ideato da un team di studenti del Technical University di Monaco di Baviera, e intende inserirsi all’interno di tutte le principali città europee con un’importante presenza di rifugiati. A Monaco di Baviera, il miele raccolto dagli alveari che si trovano all’interno dei giardini e sui tetti delle aziende del centro, viene messo in vendita nei negozi e nei mercati locali e tutti i proventi sono poi utilizzati per sostenere il progetto stesso. Tra l’altro, da quando Hafez ne è entrato a far parte, ha avuto la possibilità di iscriversi presso la stessa università, dove sta proseguendo gli studi di ingegneria civile.

“Il progetto Townbee è stata un’occasione per incontrare persone, condividere esperienze, dandomi l’opportunità di immaginare un futuro possibile – ha aggiunto Al-Mouassa – Oltre alle nuove amicizie, ci sono anche 40.000 piccole api a poter contare su di me”.
“Townbee – ha concluso Debbie Chennells, manager Ford Fund di Ford of Europe – è un progetto in grado di rispondere contemporaneamente sia alle sfide ambientali sia a quelle sociali, ispirandoci e facendoci sentire orgogliosi, come Ford di farne parte”.  (m.r.)

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