Bee my Future. Il progetto Lifegate per adottare uno sciame

Le api non fanno solo il miele. Il nostro futuro dipende anche da loro. Scopri come difenderle con Bee my Future.

Perché le api sono in pericolo

Negli ultimi anni la popolazione di api e di altri insetti impollinatori ha subito un calo. Secondo la Fao, 71 delle 100 colture più importanti al mondo si riproducono grazie all’impollinazione. Più dell’80 per cento delle coltivazioni destinate a nutrire l’uomo conta sul lavoro che questi insetti ci offrono gratuitamente. Se il numero di api continuerà a diminuire, molto presto non potremo più godere di alimenti come i frutti di bosco, le pesche, le castagne, le mele, le mandorle, ma anche le zucchine, i pomodori e tantissimi altri ortaggi. Lo stesso vale anche per i prodotti caseari come latte, yogurt, burro e formaggi freschi. La scomparsa delle api mette in pericolo la nostra sicurezza alimentare, il nostro futuro.

Apitalia, la rivista dedicata all’apicoltura italiana, da tempo segnala il rischio che corrono gli alveari a causa della diffusione dei neonicotinoidi, tre tipi particolari di insetticidi usati in agricoltura che agiscono sul sistema nervoso di insetti e parassiti. Insieme a questo problema, non va sottovalutata la perdita di habitat e l’inquinamento ambientale.

Ecco perché sostenere l’allevamento delle api è fondamentale per la nostra sicurezza alimentare e per difendere il nostro futuro e quello del pianeta.

Il progetto Bee my Future

Bee my Future sostiene l’allevamento di 14 alveari grazie al lavoro di un apicoltore hobbista con esperienza decennale e una profonda conoscenza del mondo degli insetti che alleva. L’apicoltore è selezionato dall’Associazione partner del progetto, Apam – Associazione produttori apistici della provincia di Milano. Si tratta di un’organizzazione senza fini di lucro nata nel 1982, con lo scopo di difendere le api e diffondere l’apicoltura. Opera nella provincia di Milano, Lodi, Monza e Brianza e conta oltre 170 iscritti e più di 8mila alveari.

L’apicoltore si occuperà dell’allevamento delle api ricevute in gestione e della produzione di miele in un contesto urbano, all’interno della provincia di Milano, seguendo i principi guida del biologico:

  • gli apiari saranno disposti, per quanto possibile, in zone nelle quali vi sono prevalentemente colture e vegetazioni spontanee che non confinano con aree soggette a trattamenti. Inoltre saranno lontani almeno mezzo chilometro da aree soggette a smog come autostrade e strade ad alta densità di traffico, impianti industriali e altre fonti di inquinamento;
  • tutti i materiali utilizzati, inclusi quelli per costruire le arnie, sono naturali. Il progetto è teso a dimostrare che è possibile la conduzione di un apiario in una zona urbana, o a ridosso di una zona residenziale, senza il ricorso a sostanze di sintesi per la cura delle api in linea con quanto previsto dall’allevamento biologico.

Il progetto prevede l’acquisto degli sciami di api, delle attrezzature necessarie, come le arnie e gli indumenti di protezione per l’apicoltore, le continue attività di assistenza tecnica all’apicoltore, la verifica e il monitoraggio delle attività e del loro stato di salute, la produzione di miele dalle arnie in conformità con la legislazione che regolamenta il settore (produzione, confezionamento, etichettatura), la brandizzazione dei materiali del progetto e del miele prodotto.

Come seguire gli aggiornamenti di Bee my Future

Quanto rumore fanno le api? Segui il buzz su tutte le piattaforme di LifeGate, dai social allo store online. Perché dalle api dipende anche il nostro futuro.

Lo storytelling di Bee my Future, anche sui social

Questa pagina raccoglie tutti gli aggiornamenti, settimana dopo settimana, mese dopo mese, sul progetto che raccontano l’evoluzione di Bee my Future, nel corso delle stagioni. Ognuna ha una caratteristica e presuppone un compito preciso da parte dell’apicoltore. La preparazione delle arnie e degli sciami all’inizio della primavera quando le api svolgono la loro attività principale, l’impollinazione, al recupero delle api che “sciamano” quando nasce una nuova ape regina. In estate l’apicoltore monitora il loro operato iniziando il prezioso lavoro di smielatura. In autunno ci si prepara all’inverno con la pulizia delle arnie, la preparazione del loro nutrimento e la cura omeopatica da eventuali malattie contratte dai piccoli insetti. La stagione più fredda vede le api al riparo, coperte, nelle loro arnie già pulite e preparate con il miele necessario al loro nutrimento invernale. E poi l’arrivo dei nuovi sponsor che ci consentono di aumentare il numero di arnie gestite da Bee my Future, per dimostrare come sia possibile tutelare le api in contesti urbani seguendo i principi del biologico.

Facebook, hashtag #beemyfuture per ogni occasione, Instagram. Le api fanno buzz anche sui social. Segui, metti like e condividi gli aggiornamenti sul progetto!

Bee my Future nello store di LifeGate

Si può partecipare a Bee my Future adottando mille api e scegliendo un kit di 4, 6 o 10 vasetti di miele da mezzo chilo. Riceverai le etichette da apporre sul vasetto, che potrai personalizzare con il nome delle persone a cui desideri dedicare il miele. Oltre ai vasetti, riceverai per email l’attestato di adesione al progetto.

In alternativa, con la tutela delle api, potrai anche scegliere di regalare una degustazione di mieli a Impatto Zero®, valida per due persone, che si terrà sabato 16 gennaio e sabato 13 febbraio alle 11 del mattino nel locale “Naturalmente a Milano” (zona Wagner a Milano) di Rigoni di Asiago, preceduta da una colazione all’italiana golosa e biologica da consumare nel locale! Insieme alla degustazione, potrai anche abbinare i vasetti di miele di Bee my Future.

Partecipa anche tu, salva le api

Tutti possiamo salvare le api. E Bee my Future offre diverse possibilità per salvaguardare questo piccolo insetto impollinatore che sta alla base della sicurezza alimentare.
Le persone possono sostenere il progetto adottando mille api per un anno, contribuendo quindi alla loro tutela e alla conservazione. In cambio LifeGate manderà ai sostenitori, entro fine anno, un attestato personalizzato e 5 chilogrammi di miele di acacia, millefiori o tiglio prodotto grazie al sostegno. Le varietà saranno disponibili in base alla produzione estiva in vasetti da 500 grammi, personalizzati con un’etichetta sul vasetto che può contenere il nome della persona che sostiene il progetto o di una persona a scelta.

www.lifegate.it