Dal 2015 anche la Regione Liguria collabora al progetto europeo Life Stop Vespa per impedire la diffusione del calabrone asiatico: nel 2017 sono stati distrutti 419 nidi.
È considerata “il killer delle api”, una specie che dal suo arrivo in Italia dalla Francia e dalla sua diffusione, nel 2004, ha fatto crollare la produzione di miele in Liguria del 50%, ma la vespa velutina potrebbe avere le ore contate. Stando a quanto dichiarato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai, nel 2018 entrerà infatti in vigore il primo radar in grado di tracciare il volo della vespa velutina e di individuare così il nido per la distruzione, anche se si trova nascosto nella vegetazione.
Il nuovo radar del Politecnico di torino
Una buona notizia arriva inoltre dagli esperti del progetto europeo Life Stop Vespa, che nel 2017 hanno individuato e distrutto 419 nidi: nel 2016 erano 487, segno che le misure messe in campo dalle istituzioni stanno dando i loro frutti. E il radar, progettato dal Politecnico di Torino, potrebbe rivelarsi decisivo per comprare la vespa velutina: gli esperti cattureranno le vespe e le “tracceranno” grazie a un sensore applicato sui loro dorsi. In questo modo sarà possibile rilevare in un raggio di 470 metri, individuare il nido ovunque si trovi e distruggerlo.
«Anche se l’espansione della vespa velutina risulta in calo, è necessario tenere alta la guardia – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai – Dobbiamo sempre tener presente che questo insetto ha causato perdite, negli scorsi anni, fino al 50% degli alveari, in alcune zone del Ponente ligure. Il coinvolgimento di tutti i soggetti sul territorio per le segnalazioni e l’utilizzo di nuove tecnologie sono indispensabili per poter contenere e prevenire la presenza sul territorio di questo insetto».
Il progetto Life Stop Vespa
La vespa velutina, o calabrone asiatico, è sulla black list europea: si nutre di api per alimentare la sue larve, e grazia al progetto Life Stop Vespa, in vigore dal 2015 al 2019, è stata formata e attivata una squadra composta da undici esperti che, negli ultimi due anni, hanno localizzato e neutralizzato oltre 900 nidi. Il primo avvistamento in Liguria risale al 2012, quando è stata localizzata nelle province di Savona e Imperia.
Dal 2016 è partita in tutta la regione la campagna di sensibilizzazione con l’affissione di manifesti in tutti i Comuni delle province liguri interessate dalla possibile presenza della vespa velutina, attivati un numero verde (800 445 445) e un indirizzo email (vespavelutina@regione.liguria.it) per le segnalazioni da parte dei cittadini.
Il progetto europeo Life stop Vespa coinvolge, oltre alla Regione Liguria e alla Regione Piemonte, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (Disafa) dell’Università di Torino, il Politecnico di Torino, AsproMiele e l’Abbazia dei Padri Benedettini Santa Maria di Finalpia ed è cofinanziato dalla Commissione Europea per un budget totale di 2,3 milioni di euro. Il progetto, avviato a settembre 2015, ha lo scopo di introdurre nuove tecniche di individuazione e distruzione dei nidi del calabrone asiatico, in modo da impedirne l’espansione.