In vigore dal 14 febbraio 2018 il Regolamento Europeo per prevenire e gestire l’introduzione di specie esotiche considerate particolarmente invasive e, dunque, pericolose per gli ecosistemi del nostro Paese.
L’elenco delle 49 specie invasive
Sono 49 le specie aliene che sono state inserite nella classifica stilata dalla Comunità Europea. Tra queste ci sono rettili come la testuggine palustre americana (Trachemys scripta); crostacei come il gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii); insetti come il calabrone asiatico (Vespa velutina nigrithorax); pesci come la pseudorasbora (Pseudorasbora parva) e anfibi come la rana toro (Lithobates catesbeianus).
La lista include anche uccelli come l’ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) e mammiferi come la nutria (Myocastor coypus).
Inoltre, sono presenti alcune piante come, ad esempio, il giacinto d’acqua (Eichhornia crassipes).
Cosa cambia per i proprietari
Ma cosa cambia, in concreto? Le novità maggiori interessano i proprietari di animali da compagnia inseriti nella lista. Costoro, infatti, potranno mantenere gli animali “invasivi” fino al termine della loro vita naturale, ma entro giugno 2018 dovranno comunicare il loro possesso al Ministero dell’Ambiente, fornendo indicazioni sull’esemplare (specie, sesso ed età), nonché sulle modalità che intendono adottare per impedirne la riproduzione e la diffusione.
Zoo e giardini botanici, così come centri di ricerca, importatori e rivenditori, dovranno invece farsi rilasciare apposite autorizzazioni.
Sanzioni penali, amministrative e la confisca degli animali sono previste per chi non dovesse rispettare gli obblighi della nuova normativa.
Cosa possono fare i cittadini
Nella lotta alle specie aliene anche il contributo dei cittadini è di fondamentale importanza; è possibile segnalare la presenza di specie esotiche tramite apposite app (www.csmon-life.eu), oppure partecipare ai progetti di monitoraggio scientifico (più info al sito www.lifeasap.eu).
Inoltre, è buona prassi evitare sempre di acquistare piante e animali come souvenir durante viaggi all’estero e controllare accuratamente la pulizia della propria attrezzatura di viaggio al fine di non essere involontari tramiti per le specie aliene.
Pericolose per uomo e ambiente
Le specie aliene altro non sono che piante, animali e altri organismi esotici che sono stati introdotti dall’uomo, accidentalmente o volontariamente, al di fuori della propria area di origine. Si stima che siano ben 12.000 le specie aliene presenti in Europa, di cui più di 3.000 solo in Italia, con un incremento vertiginoso (+96%) negli ultimi 30 anni.
Le specie aliene sono causa di gravi danni alla natura e ai servizi ecosistemici, con conseguenze ecologiche ed economiche spesso notevoli. Le specie invasive, infatti, rappresentano una grave minaccia alla biodiversità del luogo in cui sono introdotte: a causa della predazione su specie autoctone o competizione per le stesse risorse portano spesso all’estinzione delle specie locali.
Le specie aliene possono essere pericolose anche per l’uomo:alcune di esse possono causare seridanni alla salute, essendo vettori di malattie; è questo il caso della zanzara tigre, possibile portatrice dei virus dengue, zika e chikungunya. A questo vanno a sommarsi i danni causati all’economia, con perdite stimate in miliardi di Euro.
Specie aliene, entra in vigore il regolamento: ecco cosa cambia