“Piano Regionale di controllo della Varroa- – Gli apicoltori si confrontano”. Se n’è parlato nella Sala consiliare del Municipio di Zafferana . L’evento tecnico-formativo è stato seguito da un folto numero di apicoltori (foto grande).
La varroa è un acaro presente praticamente in tutti gli alveari. Ha dimensioni paragonabili a quelle di una pulce. Quest’acaro oltre a debilitare le api adulte attacca le larve, portando alla nascita di insetti senza ali o deformi. Arnie con forti infestazioni di varroa sono destinate alla morte, anche perché le api divengono più vulnerabili alle altre patologie. Oggi si sono sviluppati diversi metodi per la lotta a quest’acaro. Oltre a quelli con prodotti chimici (Apivar, Apilife, ecc.) sta prendendo sempre più piede il “TIT” (Telaino Indicatore Trappola). Quello dell’utilizzo del TIT è un metodo di lotta biologica alla varroa. Sfrutta il fatto che quest’acaro per riprodursi utilizza le celle di covata opercolata, prediligendo le maschili. Il TIT è un normale telaino, diviso in 3 parti, ed al quale non viene inserito il foglio cereo.
L’incontro, organizzato dall’Associazione provinciale Apicoltori catanese (A.P.A.C.), dal Dipartimento prevenzione veterinaria ASP CT e dal Comune, è stata l’ideale continuazione del momento formativo realizzato dello scorso mese di novembre e rientra fra gli eventi previsti dal “Piano di controllo della Varroatasi delle api sul territorio della Regione” pubblicato nel luglio 2017.
I lavori sono stati aperti da Marcello Grasso, dirigente veterinario che ha sottolineato l’importanza della formazione degli apicoltori nonchè della pianificazione e verifica dei piani di controllo.
A seguire Fabio Marino, presidente dell’A.P.A.C., ha rimarcato l’importanza del lavoro svolto in
stretta intesa e collaborazione fra le Associazioni ed i servizi veterinari operanti sul territorio.
L’incontro è proseguito, poi, con gli interventi di due apicoltori che hanno raccontato la loro esperienza nella
lotta alla Varroa: Lucia D’Aquino, dipendente di una Società Cooperativa che ha dettagliatamente esposto i cicli di trattamento che vengono effettuati, soffermandosi sulle epoche e modalità di somministrazione dei farmaci ed evidenziando tutte le criticità riscontrate in campo nella adozione delle tecniche di contrasto, e Rosario Stagnitta che ha fornito ampia descrizione delle tecniche a basso impatto ambientale adottate all’interno di una azienda operante in regime di apicoltura biologica. Di particolare interesse è stata, inoltre, la descrizione di un apparecchiatura autocostruita dallo stesso Stagnitta e finalizzata alla somministrazione in sicurezza dei prodotti antivarroa.
La veterinaria specialista Rosaria Garozzo, e l’altro dirigente veterinario Lucio Consoli, hanno illustrato i controlli di tipo documentale e clinico-ispettivo che verranno eseguiti con lo scopo di verificare l’effettiva applicazione del Piano di controllo e l’efficacia dei trattamenti effettuati.
Particolare attenzione è stata posta anche sulla corretta compilazione del registro dei trattamenti terapeutici e sulla gestione di eventuali non conformità ed inadeguatezze, con eventuali applicazioni di sanzioni amministrative.