La novità in una fiera a Piacenza. Ma anche i bellunesi sanno sperimentare.
Per gli apicoltori bellunesi questi sono giorni di grande attività e soprattutto di preparazione tecnica e formativa alla nuova stagione 2018, cui si guarda con un certo ottimismo, con dati incoraggianti riguardo alla salute delle api e al miele in arrivo.
Un punto di riferimento importante è stata Apimell, la più importante mostra mercato internazionale specializzata nel settore apicoltura, organizzata a Piacenza dall’1 al 4 marzo, cui hanno partecipato numerosi operatori bellunesi scesi in Emilia con apposito pullman.
A ciò si aggiunge il corso di aggiornamento tecnico svoltosi a Limana il 2 marzo nel locale municipio, mentre è in dirittura d’arrivo il convegno sull’apicoltura di montagna che si terrà a Longarone il 25 di questo mese.
La mostra piacentina, con 40.000 visitatori italiani e stranieri e circa 150 espositori, ha permesso di mettere a fuoco tutte le moderne tecnologie che possono essere adottate per combattere malattie e parassiti (anzitutto la varroa) e monitorare costantemente lo stati di salute e di efficienza degli alveari.
Così anche i nostri apicoltori hanno potuto aggiornarsi su tecniche innovative messe a punto da importanti aziende del settore, grazie a soluzioni digitali, come la sensoristica e sistemi micro-elettronici integrati. Ed è proprio su questo campo che si deciderà il futuro dell’apicoltura, soprattutto nelle nostre zone di montagna, dove gli alveari sono spesso ubicati in zone distanti dai centri abitati.
Un tema cui si dimostra molto interessata Apidolomiti, l’Associazione-Cooperativa Apicoltori della Provincia di Belluno, con sede a Villa di Limana, cui si deve la denominazione di origine protetta (Dop) per il miele delle Dolomiti, riconosciuta dall’Unione Europea.
Che gli apicoltori bellunesi siano pronti ad aprirsi alle nuove tecnologie è dimostrato anche dal fatto che un socio di Apidolomiti, Luca Serafini, da tempo presenta sul web le sue esperienze in fatto di innovazione e sperimentazione.
Egli ha recentemente realizzato pure un sistema di monitoraggio in tempo reale della temperatura interna ed esterna delle arnie in sede, utilissimo anche se si sposta il glomere, ovvero l’ammassamento di api operaie che si stringono fra loro nei mesi invernali al fine di mantenere costante la temperatura. Per visionare direttamente i risultati da lui ottenuti www.apidolomiti.com/sito/servizi/monitoraggio-arnia/.