Mercoledi 25 aprile a partire dalle ore 16:00 nell’ambito di “Fiera Agricola” a San Marco Evangelista (CE), si è tenuto un interessante convegno sulla “bevanda degli dei”, l’idromele. Ottenuta dalla fermentazione del miele è il fermentato più antico del mondo, forse più ancora della birra e del vino ed era molto apprezzata dagli Egizi, dai Greci e dalle popolazioni celtiche. Oggi l’idromele torna in auge, trascinata dalla domanda di mercato sempre più orientata verso prodotti che richiamano le tradizioni, la produzione artigianale, i legami con il territorio. Produrlo non è semplice, ma non impossibile e può essere un modo per diversificare la propria attività apistica, integrare il reddito o anche, semplicemente, conoscere meglio un altro straordinario dono che offrono le api e l’ambiente che ci circonda. A introdurre i lavori l’Amministratore Delegato VolAPE Riccardo Terriaca, interverranno Paolo Spiccalunto della azienda “Apicoltura Spiccalunto” che illustrerà le tecniche di produzione dell’idromele e Pier Antimo Carlino del Consorzio per l’innovazione Agroalimentare per quanto riguarda invece gli aspetti normativi. “Ci siamo ritrovati a parlare di un’apicoltura che va oltre va oltre il comune pensare, – ha dichiarato Mario Ambrosino, presidente dell’Associazione Apicoltori Casertani e Napoletani – questo perché fare gli apicoltori oggi deve significare non fermarsi al solo miele”.
Gli Apicoltori AIACeNa a Fiera Agricola per parlare di “Idromele”