Coldiretti Calabria: rivedere il bando per il sostegno all’apicoltura

La pubblicazione del bando PSR sull’apicoltura per Coldiretti è l’occasione per reiterare la richiesta di attivare la sussidiarietà tramite il “Super Caa” al fine di una vera e indispensabile semplificazione amministrativa per le imprese agricole. La Coldiretti Calabria in una lettera inviata ai vertici del Dipartimento Regionale Agricoltura e al Presidente Oliverio rappresenta l’esigenza di dover apportare alcune revisioni, al bando emanato sull’apicoltura, necessarie per rendere più agevole e meno onerosa, la fase di predisposizione delle domande di aiuto. Per la Coldiretti “ci sono penalizzazioni ed inutili duplicazioni di adempimenti indicati nelle disposizioni attuative per ottenere l’ammissibilità che prevedono la produzione di elaborati a firma di tecnici per descrivere informazioni autocertificabili dal beneficiario poiché attinenti adempimenti già obbligatori certificati e riscontrabili dalla Banca Dati Apistica Nazionale. Elaborazioni cartacee che, secondo le disposizioni procedurali, non sono oggetto di controllo amministrativo poiché è previsto il controllo incrociato con la Banca Dati Apistica. Non si comprende, quindi, l’utilità di relazioni che, come accaduto nei bandi sulle misure strutturali, sono risultate inefficaci, poco funzionali e che hanno prodotto ricorsi. Le condizioni di ammissibilità risultano poi penalizzare ingiustamente giovani insediati, che hanno programmato di realizzare apiari già finanziati dalla regione con il pacchetto giovani. Anche gli elementi oggetto del piano annuale – continua Coldiretti – sono controllabili, verificabili e certificati dalla Banca Dati Apicoltura, costantemente alimentata ed aggiornata anche questo consente di esibire una autocertificazione. Insomma – conclude Coldiretti – un dispendio di energie e risorse a carico degli apicoltori che va assolutamente rivisto per evitare quanto già successo con la misura 4. Questo deve avvenire modificando il bando pubblicato e rendendolo sicuramente più rispettoso degli agricoltori”.

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