Forlì. L’Afa è una società cooperativa agricola nata nel 2003 a seguito dello scioglimento della vecchia associazione di produttori agricoli Afa.
Cresce il numero di giovani appassionati di apicoltura. E anche per il 2019 l’Afa, l’Associazione Forlivese degli Apicoltori, ha organizzato un ciclo di appuntamenti con l’obiettivo di insegnare il mestiere. Il presidente Pietro Millifi sottolinea la “grande soddisfazione per la presenza di tanti ragazzi provenienti da tutta la Romagna. Tanti hanno scelto di intraprendere questo percorso e ciò indica che il nostro settore è in continua evoluzione e attrae una platea sempre più ampia di persone”.
Si è appena conclusa la parte teorica e con l’arrivo della primavera sono in programma delle visite pratiche grazie alle quali i partecipanti, affiancati da esperti apicoltori, inizieranno a toccare con mano quanto appreso in aula, Al termine del percorso sarà possibile diventare soci della all’associazione e i nuovi iscritti verranno seguiti dai tecnici in ogni fase della loro attività apistica.
L’Afa è una società cooperativa agricola nata nel 2003 a seguito dello scioglimento della vecchia associazione di produttori agricoli Afa. Ma già nei primi anni del 1920 l’apicoltura romagnola era organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli apicoltori che è rimasto attivo fino al 1987 quando divenne Associazione. Il sogno del Consorzio prima e dell’Associazione di produttori poi ,era quello di trasformare il settore apistico in un vero comparto produttivo, concentrando l’offerta del miele per poi venderlo all’ingrosso.
“All’Afa – chiarisce Millifi – aderiscono circa 400 apicoltori nel territorio compreso tra Forlì, Cesena e Rimini che conferiscono più di 200mila chili annui di miele. Oltre alla produzione del miele commercializziamo famiglie d’api, prodotti dell’alveare come cera, propoli, pappa reale ed effettuiamo il servizio di impollinazione su tutto il territorio nazionale”.