Brutta avventura per un uomo di 33 anni di Imperia, residente nella zona di Piani. A seguito di due punture alla pancia di vespa velutina, il pericoloso calabrone asiatico, nonostante non fosse allergico, ha perso conoscenza ed è stato salvato dai medici del Pronto soccorso imperiese, che gli hanno praticato un’iniezione di adrenalina.
L’episodio si è verificato l’altra sera in una baracca per gli attrezzi attigua all’abitazione dove l’uomo vive con la madre. Era entrato per prendere alcune cose, senza accorgersi della presenza di un piccolo nido di velutine. Un nido «primario» nel quale le vespe depositano le larve per far nascere regine e operaie deputate in seguito a costruire le grosse colonie che possono raggiungere dimensioni anche di oltre sessanta centimetri di altezza. Il rumore o forse solo le vibrazioni hanno messo in allarme le vespe che lo hanno attaccato e punto. Colto da forti dolori ha avvisato la madre che ha deciso di portarlo subito in ospedale dopo la corsa in auto. Durante il viaggio ha perso conoscenza. Per fortuna i medici del Pronto soccorso sono riusciti a trovare il rimedio giusto.
Per eliminare il nido è intervenuta una squadra specializzata della Protezione civile Santissima Trinità di Imperia, che opera di concerto con l’Università di Torino. Purtroppo il progetto europeo terminerà a luglio, proprio nel periodo di massima espansione di questi esemplari e al momento non è ancora dato sapere con certezza se la Regione ne garantirà o meno la prosecuzione. La velutina, involontariamente importata in Francia dalla Cina, oltre a essere pericolosa per l’uomo, si nutre di api ed è responsabile della distruzione di molti alveari.