La startup italiana Beeing ha creato B-Box, un sistema diviso in due parti che semplifica l’apicoltura, permettendo di estrarre il miele senza maschere e guanti
Le api sono sempre di meno e la riduzione del loro numero, com’è noto, ha risvolti pesanti anche sull’uomo, poiché più di settanta colture – da cui dipende il 90% della produzione agricola mondiale – vengono impollinate dalle api. Se le api spariscono, quindi, rischiano di sparire anche tanti cibi, ed è per questo che negli ultimi anni molti designer e ingegneri stanno studiando soluzioni, anche sorprendenti, per rilanciare e semplificare l’apicoltura.
Uno dei modelli più quotati arriva dall’Italia, si chiama B-Box ed è stato realizzato da Beeing, startup italiana con sede a Faenza fondata da Gabriele Garavini e Roberto Pasi.
Il loro merito è aver sviluppato un sistema diviso a metà, con le api che vivono da una parte della piccola struttura e il prodotto che si accumula in un’altra sezione. In tal modo, estrarre la sostanza è facile e sicuro, con un intervento che non richiede protezioni e mette al sicuro da punture.
Concepito per gli spazi domestici esterni (giardino, terrazza o balcone), B-Box è composto da pannelli di legno, ma può anche essere personalizzato, e permette di osservare le api al lavoro. Grazie al successo ricevuto su Indiegogo, l’ultimo prodotto di Beeing (che in precedenza ha ideato anche B-Secure, sistema per monitorare i movimenti dell’arnia senza disturbare le api) si può ordinare al prezzo di 549 euro.
Con quest’arnia domestica puoi produrre il miele in casa (e salvare le api)