Apiturismo in Slovenia, dieci consigli e un itinerario per un viaggio di primavera

Uno dei trend turistici annunciati per la primavera 2020 è l’ apiturismo in Slovenia, destinazione sempre più apprezzata da chi cerca relax a contatto con la natura e facilmente raggiungibile dall’Italia, passando per Trieste o Gorizia.

L’Ente sloveno del Turismo ha realizzato diverse pubblicazioni dedicate al tema, proponendo anche online un “decalogo” delle esperienze api-turistiche da non perdere, dalle Alpi Giulie al bacino della Pannonia.

Il decalogo dell’ apiturismo in Slovenia
Questi i consigli dell’Ente nazionale del Turismo per chi voglia fare un’esperienza di apiturismo in Slovenia.

Fate un tour di apiturismo a 360 gradi: andate a conoscere tutti gli effetti curativi (e non solo) dell’antica tradizione apistica slovena.
Pernottate in un alveare: nella verde valle della Savinja, potete trasformarvi in un’ape e vivere in capanne a forma di favo, nel Villaggio del Miele.
Viziate i vostri sensi con il miele: alle terme Topolšica potete sperimentare gli effetti calmanti del miele o trascorrere del tempo in compagnia delle api, lasciando che il loro ronzio lenitivo vi faccia rilassare, magari durante un massaggio.
Partecipate al Festival internazionale dei fiori selvatici di Bohinj: prendete parte al primo appuntamento europeo dedicato ai fiori selvatici, che ogni anno celebra anche le api con un ricco programma di eventi a tema.
Degustate le “forme del miele”: assaggiate il vino spumante a base di miele di castagno a Maribor e il tradizionale Lectarstvo, un dolce pan di zenzero a base di pasta di miele, che viene cotto in stampi di latta dalle varie forme e decorato.
Inalate l’aria sana dell’alveare: coccolate il vostro sistema respiratorio e respirate l’aria calmante degli apiari di Selo pri Bledu o nella tenuta Pule in Dolenjska, facendo vostri i benefici delle particelle volatili provenienti dagli alveari.
Fate un salto a Radovljica, la città più dolce della Slovenia: sede del museo dell’apicoltura e di 600 arnie dipinte a mano, è il luogo ideale per conoscere a fondo la ricca tradizione apicola slovena.
Seguite la vostra voglia di conoscenza: iscrivetevi a un laboratorio di apicoltura, imparate a dipingere a mano i pannelli delle arnie o a fare candele di cera d’api.
Visitate il Centro nazionale di apicoltura, nel villaggio di Lukovica: fondato nel 1873, presenta la storia dell’apicoltura slovena e offre svariati percorsi naturalistici, oltre alla possibilità di degustare i tradizionali liquori al miele.
Esplorate i paesaggi della Slovenia, anche in bici: scoprite la flora autoctona che fa della Slovenia un paradiso per le api.

Breve itinerario di apiturismo in Slovenia
L’Ente ha anche messo a punto un itinerario di quattro giorni, consigliato soprattutto in primavera, per chi vuole andare alla scoperta dei vari aspetti legati all’ apiturismo in Slovenia.

Si parte da Lubiana, la piccola capitale slovena che è anche una delle città più bee-friendly al mondo, con svariate esperienze di apicoltura urbana e la possibilità di pernottare al B&B Ljubljana Park, struttura eco-sostenibile che ospita alcuni alveari sul tetto.

Quindi, il giorno successivo, ci si sposta a Bled dove, oltre ad ammirare il lago, si può essere accompagnati da un apicoltore locale alla scoperta dei tradizionali alveari dipinti nonché assaggiare prodotti a base di miele.

Si va poi a Radovljica: qui le tappe d’obbligo di ogni api-turista sono il Museo dell’apicoltura e la visita alle 600 facciate di alveari dipinti, con scene raffiguranti la vita e le credenze della popolazione locale di un tempo, tratto distintivo dell’etnografia slovena. Non può mancare, inoltre, un’assaggio di Lectarstvo.

La giornata si conclude a Žirovnica, sede dell’apiario commemorativo di Anton Janša, pioniere dell’apicoltura moderna.

Il terzo giorno ci si dirige verso la Stiria, facendo una rilassante sosta al centro benessere Skok di Mozirje, i cui eleganti chalet, con saune e vasche idromassaggio, presentano un design a nido d’ape.

Nelle aziende di apicoltura vicino a Maribor è quindi possibile scoprire le tante piante “a misura d’ape” coltivate per la produzione di miele e le loro proprietà erboristiche.

Una deviazione fino al villaggio di Pernice, quasi al confine con l’Austria, consente quindi di affittare una stanza le cui pareti di legno assorbono le vibrazioni provenienti da oltre 20 alveari.

Nella giornata conclusiva del tour, si fa rotta verso il confine italiano. L’apicoltura Skubin Beekeeping, nel villaggio di Hlevnik a Goriška Brda, offre un’esperienza di apiterapia accompagnata dal ronzio delle api.

Ultima tappa è la valle dell’Isonzo (Soča): a Bovec c’è la Casa delle api “Bee Happy Bee House”, per conoscere ogni dettaglio sull’Apis melifera carnica.

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Questo articolo contribuisce al progetto “Movies Save the Planet – Voices from the East” di CinemAmbiente – Bando europeo #FrameVoiceReport!

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