Rischia il collasso la produzione di miele in Sardegna. A lanciarlo è Coldiretti che denuncia un calo della produzione dell’80%.
Il 2020 è una delle annate più critiche. Nel sud Sardegna si sono fermate al 20% (- 80%), circa 4 kg ad alveare rispetto ai 20 kg di media. Si salvano solo alcune aree del centro Nord Sardegna e Logudoro (che rappresentano circa il 15% del settore sardo) dove le perdite si sono fermate al 50%.
«Circa il 70% degli apicoltori aspetta ancora gli indennizzi per la siccità del 2017 – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -, una lentezza ingiustificabile e improponibile per imprese che aspettano da tre anni nell’incertezza assoluta. Cosi come si riscontrano altri ritardi sulla legge 19 del 2015 che concede dei contributi agli apicoltori. A distanza di 5 mesi dalla presentazione delle domande, ancora non si conoscono neppure le graduatorie, facendo vivere nell’incertezza e impedendo agli apicoltori di poter pianificare i propri investimenti aziendali.»
A preoccupare gli apicoltori sardi è soprattutto la presenza delle miscele di miele straniero a prezzi economici, con due barattoli su tre di origine straniera. Secondo elaborazioni Coldiretti riferito a dati Istat, il 40% arriva dall’Ungheria e oltre il 10% dalla Cina.
C’è il pericolo che 1767 apicoltori rischino di dover dismettere i 66mila 773 alveari presenti in Sardegna. A rischio sono ovviamente gli 828 apicoltori professionali (939 sono in autoconsumo, i cosiddetti hobbisti). A questo proposito è stato anche lanciato l’hashtag #compramielesardo
«L’apicoltura è uno dei settori più trascurati nonostante l’importanza che assuma dal punto di vista ambientale – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba –. Sono i primi a subire le conseguenze dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento a testimonianza della centralità che assumono le api per l’ambiente. Inoltre subiscono pesantemente il peso di una concorrenza sleale dalle importazioni di miscele di miele stranieri di bassa qualità. Per questo è importante la nostra scelta. Compriamo sardo, diamo un contributo all’ambiente e alla nostra economia, scegliamo il miele dei nostri apicoltori, un prodotto garantito del quale conosciamo l’origine.»