Nella vita faceva tutt’altro: l’illustratore. Poi Diego Pagani, originario dell’alto Piemonte, a un certo punto ha incontrato l’apicoltura. Da quel momento la sua vita e quella di suo fratello Daniele, ha subito una svolta. Persona schiva ma determinata, è dal 2008 Presidente del Consorzio Conapi (Consorzio apicoltori e agricoltori biologici italiani).
Diego Pagani: «È stato un “incidente”. Forse lo sono diventato per intraprendenza. Allora ero molto giovane e mostravo tanta voglia di partecipare e di fare parte di questa cooperativa. Qualcuno ha visto in me queste qualità, sono entrato nel Consiglio di Amministrazione e quando l’allora Presidente ha lasciato la carica, ha visto in me il naturale successore».
Cos’è cambiato dal 2008 a oggi?
«A me piace pensare che sia cambiato tantissimo; ovvero, sono rimasti alcuni capisaldi che sono la nostra essenza. Noi siamo una cooperativa che, per quanto si sia ingrandita, è rimasta fedele a se stessa, amministrata da apicoltori, molto diversi tra loro, che hanno tutti lo stesso diritto di voto. L’apicoltore che ha 50 alveari e quello che ne ha 2.000 hanno lo stesso peso in assemblea. In realtà, poi, la cooperativa ha avuto una grandissima evoluzione legata allo sviluppo dei marchi».
Parliamo del marchio Mielizia?
« Sì, è il marchio degli apicoltori di Conapi, con il quale c’è una grandissima identificazione da parte dei nostri produttori e con cui promuoviamo il miele e tutti gli altri prodotti dell’alveare».
Quanti erano i prodotti e quanti sono oggi?
«Erano pochissimi. Tenete conto che il marchio Mielizia in passato ha avuto un ruolo abbastanza marginale e noi lo stiamo facendo diventare un protagonista del settore. Quindi, adesso c’è una gamma che va molto al di là del miele… composte, integratori e dal prossimo autunno una nuova linea Mielizia Bio».
Conapi compie 40 anni: c’è una tappa importante che vi siete prefissati per il futuro?
«Il Consiglio di Amministrazione di Conapi ha capito che si deve guardare oltre il territorio nazionale. Siamo cittadini d’Europa e pensiamo di poter diventare una Cooperativa europea. Sono entrati i primi soci dall’estero – dalla Spagna e dall’Ungheria – e puntiamo a diventare un punto di riferimento a livello europeo».
Chi non fa l’apicoltore può diventare socio?
«Sì, infatti abbiamo soci sovventori che hanno deciso di investire i propri risparmi in questo progetto virtuoso, anziché metterli in banca».
Perché l’apicoltore perde la testa per le api?
«Perché è a contatto tutti i giorni con una società complessa e imperscrutabile ed è consapevole che finirà i propri giorni senza aver compreso nemmeno un’infinitesima parte di questo mondo che ti cattura e non ti lascia più andare».
Perché bisogna scegliere il miele di Conapi?
«Perché è il miele degli apicoltori italiani, perché nasce da una struttura gestita interamente da loro, perché è una cooperativa che si batte da sempre per le politiche ambientali investendo anche i propri capitali in questa direzione. Inoltre, è controllato in ogni fase produttiva».
40 anni di Conapi: dal 1979 con le api
- 1979
Nove giovani provenienti da esperienze diverse decidono di avvicinarsi all’apicoltura e fondano la Cooperativa Apistica Valle dell’Idice. L’essere cooperativa è, quindi, il principio fondante della storia di Conapi. Significa lavorare insieme, fare impresa partecipata e rappresentare un modello sociale e produttivo etico.
- 1985
La Cooperativa Apistica Valle dell’Idice si unisce ad altre 6 cooperative e, insieme, fondano Conapi Consorzio Nazionale Apicoltori, a cui aderiscono singoli apicoltori, aziende, cooperative e associazioni.
- 1986
Mielizia diventa il brand di punta della cooperativa, che incorpora tutti i valori condivisi dai soci apicoltori, dal sud al nord, convenzionali e biologici: rispetto per le api, per la dignità del lavoro, per l’ambiente, per la biodiversità e per la qualità dei prodotti raccolti.
- 2014
I soci di Conapi decidono di dare vita a una rinnovata struttura commerciale dedicata interamente ai prodotti apistici.
- 2019
È l’anno in cui si celebra il 40° anniversario di Conapi, “La casa delle api, degli apicoltori e del miele”.
“Tutti per uno uno per tutti”: intervista al presidente di Conapi