L’apicoltura non è solo miele. Dall’arnia si possono ricavare tantissimi altri tesori. Uno di questi è la propoli, l’oro nero delle api, l’antibiotico naturale utilissimo anche all’uomo.
L’interesse verso questo prodotto iniziò a svilupparsi in Occidente tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta.
Erano gli anni dei figli dei fiori che proclamavano il ritorno alla Natura: la propoli iniziò ad essere conosciuta ed apprezzata. Si iniziò a studiarne la composizione, si scoprirono tantissime sue proprietà. Poi tornò dominante la chimica e anche l’attenzione verso la propoli andò scemando…
Oggi v’è un crescente interesse in materia. Anche i marchi più famosi ne pubblicizzano l’utilizzo, non più soltanto sotto forma d’integratore alimentare.
Con essa ormai, oltre alle tinture madri e agli sciroppi, vengono realizzati creme, shampoo, maschere di bellezza, fazzolettini, dentifrici, colluttori, salviettine detergenti per bambini, liquidi per sigarette elettroniche.
Persino nel settore agricolo molti acquirenti iniziano a preferire i macerati di ortica e di propoli ai maledettissimi pesticidi.
Nella maggior parte dei casi della grande distribuzione, specie nel settore alimentare, la propoli è importata e le percentuali contenute nei flaconi sono esigue, a volte addirittura mixate con sostanze di tipo chimico e spacciate per naturali.
Al tempo stesso i consumatori sono sempre più attenti nella selezione di prodotti apistici genuini e italiani, e spesso preferiscono acquistarli direttamente dall’apicoltore.
L’Italia è un paese che registra l’operatività di tantissimi d’apicoltori. Nonostante la crescente richiesta, però, molti di loro risultano ancora assopiti sull’argomento propoli, sottovalutandone le potenzialità. Alcuni la buttano via, altri continuano a venderla sottobanco, finendo per assicurare ben poche garanzie nei confronti dei consumatori.
Apicoltura Miceli si è specializzata nel campo della propoli ed ha avviato un vero e proprio processo di «propolizzazione» a oltranza mirato a diffonderne le straordinarie caratteristiche, a promuoverne le buone pratiche di raccolta e di distribuzione.
L’Azienda di Lamezia Terme ha tenuto diversi corsi di formazione e di specializzazione per la Fai (Federazione apicoltori italiani).
Il suo laboratorio, attivo dal 2014, autorizzato dal Ministero della Salute per la produzione e la trasformazione della propoli come integratore alimentare, effettuando anche la lavorazione conto terzi, è a disposizione di tutti gli apicoltori che, con lungimiranza e professionalità, intendono iniziare a produrre la propria propoli.
La materia grezza pervenuta viene trasformata in soluzione alcolica, idroalcolica e analcolica (idroglicerica), il prodotto finito viene confezionato in flaconi, di diversi formati, con chiusura contagocce o spray; tra i servizi aziendali proposti c’è anche quello relativo alla consulenza della notifica dell’etichetta per la messa in commercio del prodotto.
In campo agricolo, specie nel Sud d’Italia, c’è bisogno d’innovazione, di diversificazione. Soprattutto in annate come queste, con scarsissimi risultati nella produzione mielistica, occorre iniziare a far scorta di nuove produzioni da proporre: la propoli è una grandissima opportunità.
Questo «vento nuovo», per una volta tanto, spira proprio dal Meridione, con l’obiettivo di diventare punto di riferimento per tutta la Nazione.
Vuole essere una sfida alle multinazionali, in favore dei piccoli produttori che quotidianamente, con coraggio, fatica, passione e impegno, contribuiscono a portare avanti un’agricoltura sana, rispettosa dell’ambiente e dei consumatori.