Cresce in più settori il mondo dell’imprenditoria verde. In Lombardia aumenta in modo considerevole la produzione di miele e di prodotti che derivano dall’attività apistica e, proprio Sondrio, è una delle provincie in cui si registra un numero maggiore di nuove imprese.
In Lombardia, come evidenziano stime ed elaborazioni di centri di analisi specializzati, «si registrano negli ultimi 5 anni incrementi di + 22% nel numero delle aziende». Un exploit che viene mappato in regione e provincia per provincia. «Miele, settore che tira – è stato annunciato ieri sulla base di rilevamenti di Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi e di Coldiretti – sono 705 le imprese lombarde attive nella produzione di miele (+2% solo negli ultimi nove mesi), su un totale italiano di 5.318 aziende».
Più arnie, più miele, più prodotti a base di propoli. In testa tra le province lombarde, che vedono un numero maggiore di imprenditori che investono in apicoltura, c’è Brescia con 105 imprese, +2% in nove mesi e +12% registrato in cinque anni. Seguono Bergamo, 102 aziende di settore, +5% sui nove mesi, +50% nel quinquiennio. Subito dopo, Varese (92 imprese, +1%), Sondrio (81 apicoltori attivi +14% la crescita fatta registrare sul numero di ditte negli ultimi cinque anni). Tra i territori lombardi che sono cresciuti maggiormente, Lodi (+18% in nove mesi) e Monza, in cinque anni +57%. Analizzando i dati del registro imprese al 2017 le aziende apistiche in Italia sono 5.318. E vengono forniti altri numeri. «In Italia – spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia e vicepresidente nazionale dell’ente – sono oltre un milione gli alveari sparsi nelle campagne, per 45mila apicoltori tra hobbisti e professionali. Per un fatturato stimato di 150 milioni di euro ma con un valore di più 2 miliardi di euro per l’attività di impollinazione alle coltivazioni. La produzione media per alveare – dice anche – nelle aziende apistiche professionali è di circa 33,5 chili per alveare mentre la media nazionale generale si aggira intorno ai 17,5 chili. Per quanto riguarda la Lombardia, la nostra regione conta circa cinquemila “pastori delle api”, fra professionisti e hobbisti e oltre 143mila alveari per una popolazione stimata di più di 4 miliardi di api. Si tratta di una tradizione antica, proprio a Milano nel 1871 si tenne il primo congresso degli apicoltori italiani».
Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria: la parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale.