Dare un futuro alle api significa dare un futuro a noi stessi. Allevare api anche in città può essere una risposta alla crisi che ha colpito gli alveari, oltre che il modo per avere a disposizione dell’ottimo miele autoprodotto. Per sapere come fare, tornano a Milano gli esperti di Apicolturaurbana.it, che hanno predisposto un pacchetto completo che va dall’acquisto dell’attrezzatura a tutorial e supporto, dall’installazione dell’apiario all’assistenza di un apicoltore professionista e all’opportunità di produrre miele a chilometro zero. L’occasione per incontrarli è la manifestazione Milano Green Week, nei prossimi 27, 28, 29 e 30 settembre, per vederne un esempio concreto realizzato al Parco delle Cave o per assaggiare mieli urbani provenienti da diverse località nel mondo come Berlino, Montréal, Parigi, Seoul, Vienna ma anche Milano, Roma e Torino. A New York, per esempio, il miele prodotto sul tetto dell’Hilton Midtown, a cinque isolati da Central Park, viene offerto ai clienti e usato in cucina. Installare un alveare è quindi possibile tanto per abitazioni private che per imprese o scuole. “La diffusione dell’apicoltura urbana è sintomo di una crescente sensibilità verso l’ambiente e verso la propria alimentazione – dice Giuseppe Manno, uno dei fondatori del progetto, tutto italiano -. Fare apicoltura in città vuol dire proteggere le api che, come tutti sanno, stanno scomparendo. La città, so che può sembrare strano, per le api è un ambiente protetto, al riparo da pesticidi, concianti ed erbicidi che ormai vengono utilizzati in modo massiccio nelle campagne, causando la morte di questi preziosi insetti impollinatori”, spiega. Durante la manifestazione milanese sarà possibile scoprire il servizio “Biodiversità sul tetto dell’ufficio” che Apicolturaurbana.it offre a tutte le aziende della città di Milano e dintorni (ma poi anche per le principali città italiane) che vorranno ospitare un piccolo apiario sul tetto. Il pacchetto base con tutto quello che serve per cominciare parte da 499 euro.