Tiziano Gardi promuove il Progetto miglioramento territoriale Ligustica dell’AAAL

di Apicoltura Ilari –

Il 30 giugno 2017 in occasione dela presentazione del Progetto miglioramento territoriale Ligustica dell’Associazione Apicoltori Alto Lazio avevo chiesto a Tiziano Gardi  se un intervento del genere ha basi scientifiche, se invece l’ibridazione e’ un arricchimento genetico, quali norme, se esistono, regolano la tutela della purezza genetica delle api che vivono sul nostro territorio.

Avevo ricevuto precedentemente una riflessione sugli stessi argomenti dal dottor Giovanni Formato Responsabile dell’Unità Operativa Apicoltura dell’IZS Lazio e Toscana pubblicata nello scorso luglio.

Il dottor Tiziano Gardi, Ricercatore del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università degli Studi di Perugia ha successivamente inviato la sua risposta:

Gli dico subito che il Progetto di cui lei parla e che può trovare al link qui riportato, ha certamente delle basi scientifiche e tecniche, tra cui:

  1. la sostituzione progressiva delle api regine presenti all’interno delle aree aderenti al Progetto con regine certificate o, quando non possibile, con celle reali, permetterà di immettere nei diversi areali fuchi di ligustica sicuramente autoctoni che contribuiranno alla salvaguardia e valorizzazione dell’ape italiana nella sua integrità genetica, cioè  l’Apis mellifera ligustica (Spinola, 1806) ed a ripristinare negli anni quel patrimonio genetico che ha caratterizzato da sempre l’Apicultura e l’Apicoltura italiana che sono due cose ben distinte ma che è necessario considerare per essere dei bravi e corretti apicoltori.
  2. Io sto applicando questo sistema nel mio apiario, su cui sto lavorando in selezione genetica fin dal 1981 ed ho degli ottimi risultati.
  3. vorrei ulteriormente chiarirgli che la salvaguardia della biodiversità è da considerarsi un arricchimento genetico ma non può dirsi altrettanto del processo di ibridazione dell’Ape ligustica che ormai è in atto sconsideratamente da un pò di tempo per soli motivi di lucro e non certo produttivi o di salvaguardia dalle patologie dell’alveare che come avrà avuto occasione di costatare sono sempre in aumento proprio là dove c’è maggiore ibridazione.

Mi fermo qui… ma potrei dirgli tante altre cose al riguardo; tra queste però tengo a dirgli che la famosa “Buckfast” altro non è che una famosa “Bufala” per fare denaro senza fare selezione: il famoso “lussureggiamento degli ibridi” è una cosa nota nel mondo animale e vegetale ma è una cosa che in Apicoltura poi ci permette difficilmente di poter tornare indietro, a meno che non si intraprendano appositi Progetti come quello da lei citato.

la saluto e gli auguro un Buon ferragosto,

Tiziano Gardi