Operazione dei Carabinieri Forestali. All’uomo si contesta la frode in commercio.
Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Carpignano Sesia, nel Novarese, ha sequestrato 15 vasetti di miele e denunciato per frode in commercio un apicoltore.
L’operazione di controllo è stato eseguito in una ditta individuale di Cavaglio d’Agogna. La verifica era mirata a compiere accertamenti sull’attività di produzione e vendita di miele da parte dell’impresa. A seguito del controllo, sono stati individuati 15 vasetti di miele, da 250 grammi ciascuno, recanti, in etichetta, la dicitura “CurcuMiele”. Il prodotto era composto da un mix di miele, curcuma e pepe. Sulla stessa etichetta venivano inserite anche indicazioni sulle particolari attitudini terapeutiche e medicamentose, che avrebbe assicurato il prodotto.Tali indicazioni apparivano idonee a trarre in inganno, in quanto, spiegano i Carabinieri forestali, “il prodotto venduto, aveva una natura di alimento e non di preparato farmaceutico. L’etichetta appariva idonea a indurre in errore il consumatore, spinto a pensare di comprare un prodotto con effetti curativi e terapeutici, anziché alimento a base di miele con aggiunte di altri ingredienti. Inoltre, il fatto è stato anche oggetto di contestazione in quanto l’etichettatura utilizzata, si avvaleva della denominazione “miele” in contrasto con la normativa di settore, sia europea che nazionale”.
Si è proceduto così al sequestro di tutti i quindici vasetti di miele e a denunciare all’Autorità giudiziaria competente, per il reato di frode in commercio, il titolare della ditta individuale di apicoltura. Il sequestro è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Novara.
La normativa europea e nazionale, in materia di miele, è molto rigida a tutela del consumatore e della genuinità e qualità del prodotto. È, infatti, vietata l’aggiunta al miele, immesso sul mercato in quanto tale o utilizzato in prodotti destinati al consumo umano, di qualsiasi ingrediente alimentare, compresi gli additivi. Al miele denominato come tale è, inoltre, vietata l’effettuazione di qualsiasi altra aggiunta, se non di miele stesso. Sulla base di tale principio, preparati a base di miele e altri ingredienti, non possono riportare in etichetta il termine “miele”, ma, soltanto, un nome di fantasia.