di Alessandro Tortato –
L’azienda di Calalzo (Belluno) è stata premiata al Concorso Grandi Mieli d’Italia.
Con l’affacciarsi dell’autunno, gli operatori del mondo enogastronomico sono in fremente attesa di sapere il trattamento loro riservato dai critici delle guide. Pochi sanno che oltre alle stelle, i bicchieri, le forchette e quant’altro vi sono anche le dolcissime gocce d’oro che il Concorso Grandi Mieli d’Italia, con sede a Castel San Pietro, in provincia di Bologna, assegna annualmente ai migliori apicoltori nazionali. Tra i pochi eletti appena premiati (anzi ripremiati) con le tre gocce, c’è anche il poco più che trentenne Andrea Lorusso, mamma cadorina e papà pugliese, titolare dell’azienda Apicoltura Bio Nonna Giovannina di Calalzo, Belluno (via Marmarole 26, tel. 328/0987419).
La storia dell’azienda
È stata proprio la nonna ad insegnare al piccolo Andrea i più reconditi segreti dei fiori e delle api. A dieci anni arriverà il primo maestro del mestiere, un apicoltore di Lozzo, e nel 2010 i primi tre alveari. Oggi sono una ventina, rinfrescati dall’aria pura delle Dolomiti Bellunesi. Il miele insignito del prestigiosissimo titolo è quello di melata di abete. La melata è una sostanza appiccicosa e zuccherina che si forma su alcuni alberi. La secernono piccoli insetti dopo essersi nutriti della loro linfa. Le api la raccolgono e la trasformano in miele grazie a degli enzimi. Un miracolo insomma, un miracolo della natura che l’ingegno dell’uomo ha saputo comprendere e mettere a frutto. Si tratta comunque di un miele raro e pregiato, dall’odore caratteristico di tipo resinoso, caldo, con alcune sfumature d’affumicato. In bocca ricorda la scorza d’arancio candita, il latte condensato, il pinolo. Andrea lavora sempre in modo naturale e senza trattamenti termici anche miele di erica, acacia, castagno, tiglio, castagno e tiglio («castiglio»), millefiori, flora alpina, di bosco e di rododendro. Per averli bisogna telefonare. Per capirli, ricordare una frase di Victor Hugo: «La vie est une fleur. L’amour en est le miel».