di Angela Sciortino –
Miglioramento della produzione e della commercializzazione del miele. È questa la finalità di un bando destinato agli apicoltori da poco più di 500 mila euro pubblicato qualche giorno fa sul sito dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Il bando scade il 31 gennaio 2018 e prevede la concessione di contributi a valere sul programma apistico regionale per l’annualità 2017/2018. Destinatari singoli apicoltori, organizzazioni, associazioni, unioni di produttori, consorzi del settore apistico, enti e centri di ricerca siano essi pubblici o privati che abbiano sede legale sul territorio siciliano.
Se i beneficiari sono apicoltori, questi devono essere in regola con gli obblighi di identificazione e registrazione degli apiari e degli alveari e devono possedere almeno 50 alveari. Il limite minimo di alveari scende a 20 se la denuncia del patrimonio apistico è stata presentata per la prima volta nel 2017. Inoltre devono essere in possesso del fascicolo aziendale costituito presso un centro di assistenza agricolo (Caa), possedere partita Iva agricola, essere iscritti nel registro delle imprese della Camera di Commercio ed essere in regola con la posizione contributiva Inps (se prevista).
Da questi obblighi rimangono escluse le associazioni che non svolgono attività economiche, ma che, comunque, devono dimostrare di avere una base associativa con almeno 5 mila alveari, requisito che non vale per istituti di ricerca ed enti. Questa categoria di beneficiari può organizzare corsi di formazione (nel caso delle associazioni, riservati ai propri soci), convegni e seminari. I primi vengono finanziati all’80 per cento per importi fino a 6 mila euro; i secondi al 100 per cento, ma ogni associazione può richiedere al massimo 2500 euro. Enti, istituti di ricerca e associazioni possono pure mettere in campo piccoli progetti per la diffusione dei risultati di ricerca in apicoltura e delle pratiche innovative attivate con l’utilizzo di siti web e di attrezzature multimediali. In questo caso non si può superare la spesa di 2mila euro per beneficiario e il sostegno è fissato al 90%.
Le associazioni, poi, possono attivare servizi di assistenza tecnica in campo e a sportello (non più di 20 mila euro finanziati al 90 per cento), incontri periodici, dimostrazioni pratiche e interventi in apiario di prodotti veterinari per il controllo delle malattie dell’alveare (spesa massima 5mila euro finanziabile all’80 per cento). Finanziabili al 100 per cento e con una spesa massima di 4 mila euro, invece, le indagini sul campo finalizzate all’applicazione di strategie di lotta alla varroa, il temibile parassita delle api.
Per cooperative e associazioni di apicoltori è previsto pure il contributo all’80 per cento per le analisi di laboratorio dei prodotti dell’apicoltura. Ciascuna struttura ha però un limite di spesa: 6900 euro per le associazioni, 2500 per le coop.
Diverse le azioni finanziabili e destinate ai singoli apicoltori e modulato il livello di sostegno che può andare dal 50 per cento per la dotazione di attrezzature e macchinari, al 60 per cento per l’acquisto sciami e api regine. Tutti i dettagli e le azioni finanziabili sono descritte nell’invito a presentare i progetti finalizzati alla realizzazione di “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” – Campagna 2017/2018 che è possibile trovare cliccando qui.
500 mila euro di contributi per apicoltori, associazioni e coop