Ambiente : Il delicato mondo delle api in pericolo

Le api e il loro delicato mondo è in pericolo da oltre un decennio.  Alla luce dell’importante valore ecologico delle api, è necessario monitorare e mantenere riserve di api sane, non soltanto a livello locale o nazionale, ma anche a livello mondiale.

Dal 26 al 28 giugno 2018 si è  tenuta a Bruxelles la settima edizione della Settimana Europea delle Api e degli impollinatori.   L’istituzione del partenariato UE sulle api potrebbe essere una pietra miliare nella lotta per la protezione delle api, ha affermato il presidente della Settimana europea dell’ape al Parlamento europeo al termine dell’evento di quest’anno.Michel Dantin, deputato al Parlamento europeo, ha espresso le sue osservazioni dopo che lui e oltre 150 altri europarlamentari nonché soggetti con un interesse diretto nella salute delle api avevano ascoltato Tobin Robinson – responsabile dell’unità scientifica EFSA che si occupa di rischi emergenti e assiste il comitato scientifico – descrivere i prossimi passi del partenariato per quanto riguarda la raccolta e la condivisione di dati sulla salute delle api.

La proposta di avviare il partenariato era stata l’esito più importante di un simposio organizzato l’anno scorso dall’EFSA (European Food Safety Authority) nell’ambito della Settimana dell’ape. Da allora un gruppo di portatori di interesse – che rappresenta apicoltori, agricoltori, ONG, veterinari, mondo accademico, industria, produttori, e scienziati – ha lavorato per concordare i termini del mandato che guiderà il lavoro del partenariato. Parlando a nome delle parti interessate rappresentate nel partenariato, Tobin Robinson ha affermato che “è fondamentale che la piattaforma generi benefici diretti per tutti coloro che forniscono i dati e che l’analisi di tali dati produca poi solidi pareri per i responsabili politici“. Michel Dantin, che presiede il gruppo parlamentare di lavoro sull’apicoltura e la salute delle api, ha affermato: “L’EFSA ha svolto un ruolo importante nel coinvolgere tutti. Questo momento può dirsi a tutti gli effetti una pietra miliare dei nostri sforzi per proteggere api e impollinatori“.

Negli ultimi 10 – 15 anni gli apicoltori hanno riferito un insolito impoverimento del numero di api e la perdita di colonie, in particolare nei Paesi dell’Europa occidentale, fra cui Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Italia e Spagna. Scienziati  hanno coniato il termine “sindrome dello spopolamento degli alveari” (Colony Collapse Disorder) o CCD per descrivere il fenomeno dello spopolamento  caratterizzato dalla rapida perdita della popolazione di api operaie adulte da una colonia.

L’apicoltura è una tradizione antica. In Europa le api da miele sono allevate da diversi millenni. Le api sono fondamentali per l’ambiente, in quanto favoriscono la biodiversità svolgendo l’essenziale ruolo dell’impollinazione per numerose colture e piante selvatiche.Le api contribuiscono direttamente alla ricchezza e al benessere dell’uomo grazie alla produzione di miele e di altri prodotti per alimenti e mangimi, il polline, la cera per la lavorazione degli alimenti, la propoli nella tecnologia alimentare e la pappa reale come integratore dietetico e ingrediente alimentare.

Secondo le stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), delle 100 specie di colture che forniscono il 90 % di prodotti alimentari in tutto il mondo, 71 sono impollinate dalle api. La maggior parte delle colture nell’Unione europea dipende dall’impollinazione degli insetti. Inoltre, al di là del valore fondamentale dell’impollinazione per la conservazione della biodiversità .   A quanto pare la colpa di questo gravissimo danno è da addebitare alla razza umana. (   Leggi il parere di Giuseppe Tringali Presidente dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici della provincia di Siracusa.   )

Non è stata individuata un’unica causa della diminuzione del numero di api. Tuttavia sono stati indicati diversi fattori concomitanti, che agiscono in combinazione fra loro o separatamente. Fra questi vi sono gli effetti dell’agricoltura intensiva e dell’uso dipesticidi, che provocherebbe la scarsa o del tutto insufficiente alimentazione delle api, virus, attacchi di agenti patogeni especie invasive , i vegetali geneticamente modificati e i cambiamenti ambientali (per esempio la  frammentazione e perdita dell’habitat).

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