Api al lavoro nell’Apiario Urbano di Struppa

Genova – Le api si risvegliano dal “torpore” invernale e nell’Apiario Urbano di via Lucarno, a Struppa, iniziano le lezioni pratiche di apicoltura.

Il caldo primaverile e le fioriture anticipate hanno dato il via alla nuova stagione e gli apicoltori urbaniintensificano le attività per aiutare le famiglie di insetti laboriosi a riprendersi dal rigore invernale e a tornare “produttive” il prima possibile.

È anche il momento di iniziare le lezioni “sul campo” per i tanti genovesi che hanno raccolto l’invito dell’associazione ApiGenova a partecipare ai corsi per apprendere i primi rudimenti dell’apicoltura, necessari per poter accedere all’apiario e per poter portare le proprie arnie sul terreno messo a disposizione dal Municipio.

«Dopo le lezioni teoriche invernali – spiega Marco Corzetto, docente dell’istituto agrario Marsano e anima dell’apiario – ora si inizia a lavorare sul campo. Le arnie vanno controllate, preparate per le nuove famiglie o “rinforzate” se la stagione fredda ha ridotto in modo eccessivo il numero delle operaie che lavorano alla produzione del miele e alla cura della regina e delle nuove nate. È un momento delicato e nel contempo molto interessante di questa bella attività».

Gli aspiranti apicoltori, una cinquantina, hanno partecipato alla prima lezione all’aperto e direttamente con maschere e tute protettive, hanno assistito alle operazioni condotte dagli apicoltori esperti che stanno trasmettendo le loro conoscenze ma anche qualche “trucchetto” del mestiere.

Superata l’iniziale apprensione per la “nuvola” di api che circonda i novelli apicoltori e compreso che, con maschere e guanti, le possibilità di essere punti sono pressoché nulle, i corsisti hanno iniziato a muovere i primi passi nell’appassionante mondo degli insetti più amati e al tempo stesso “temuti” dall’uomo.

Aprire delicatamente l’arnia – la casa delle api – dopo aver soffiato un po’ di fumo all’interno per tranquillizzarle, verificare la presenza della regina che potrebbe essere morta durante l’inverno, valutare la “forza” della famiglia dal numero delle covate e dalla consistenza delle riserve di miele sono i primissimi compiti che si apprendono durante le lezioni.

«L’apiario urbano è nato proprio per fare opera di diffusione della nostra passione di apicoltori – spiega ancora Corzetto – ci farebbe piacere che nascesse un apiario in ogni municipio. Un luogo dove, gratuitamente, i cittadini possono ospitare le loro arnie e seguirle nella produzione di miele ma anche e soprattutto per seguire una passione. Quello che facciamo a Struppa potrebbe essere ripetuto in tutta la città in totale sicurezza e ripulendo terreni incolti e magari abbandonati da anni. Un modo per recuperare l’ambiente e per riunire persone con una passione sana».

Informazioni sull’attività dell’Apiario urbano sulla pagina Facebook di Apigenova.

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