Istituita dalle Nazioni Unite e festeggiata per la prima volta due anni fa, il prossimo mercoledì 20 maggio si celebra la giornata mondiale delle api. Una data non casuale: se nell’emisfero boreale maggio è il mese più importante per l’impollinazione, nell’emisfero australe corrisponde alla produzione del miele e della lavorazione dei suoi derivati. E a Milano, dove già da alcuni anni si sviluppano progetti di alveari urbani (e al Parco Nord si realizzerà anche l’«autostrada delle api», un chilometro di fioriture tutte dedicate ai laboriosi insetti), si prepara l’installazione di 4 arnie nella nuova terrazzata del MiCo.
La popolazione mondiale di api e vespe si è ridotta – nel giro di trent’anni – del 36 per cento. Le iniziative di «urban bees» nelle grandi capitali servono a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questi insetti dai quali dipendono oltre due terzi delle colture usate per produrre il nostro cibo
Fondamentali alla sopravvivenza di molte specie vegetali, le api sono necessarie anche alla sopravvivenza della nostra specie: oltre due terzi delle colture utilizzate per la nutrizione dell’uomo sono infatti impollinate da questi incredibili insetti, in grado di svolgere un ruolo fondamentale anche nel mantenimento delle biodiversità. Eppure, nonostante la loro importanza, la popolazione mondiale di api e vespe, nel giro di trenta anni, si è ridotta del 36 per cento. Le api sono minacciate soprattutto dai prodotti chimici utilizzati in agricoltura, come pesticidi e insetticidi, ma anche dai cambiamenti climatici, dalla perdita di habitat e dall’aumento delle monocolture che determinano mancanza di risorse mellifere.
L’installazione ai piedi della cometa
In occasione della festa del 20 maggio, la città di Milano si prepara organizzando un’iniziativa di apicoltura urbana: l’installazione di quattro alveari ai piedi della cometa firmata da Mario Bellini e realizzata nella nuova terrazzata del MiCo (Milano Convention Centre). «In occasione dei lavori di rifacimento della facciata est, abbiamo creato una terrazza proprio per questo progetto legato alle api — dice Francesco Conci, Ceo di Fiera Milano Congressi —. Vogliamo leggere l’iniziativa come il nuovo inizio che Milano stava aspettando, rendendo accessibili i nuovi spazi agli adulti ma anche ai bambini. Nel frattempo le api si sono già date da fare: in queste settimane hanno prodotto ben venti chilogrammi di miele che prevediamo di distribuire a breve ai nostri dipendenti e clienti».
Da pochi anni l’apicoltura urbana ha fatto il suo ingresso nei progetti ‘social’ di diverse aziende e realtà industriali: da New York a Parigi, Londra, Berlino, sono tante le città che vantano sciami d’api sui tetti
L’installazione milanese è stata affidata alla società Apicolturaurbana.it una realtà creata da Mauro Veca e Giuseppe Manno, tra le prime in Italia a fornire soluzioni e strumenti per l’installazione degli apiari sui tetti, terrazzi e giardini di uffici ed aziende. L’allevamento delle api in un contesto urbano, impensabile fino a pochi anni fa, è oggi una delle iniziative che aziende e istituzioni accolgono con grande entusiasmo. Il servizio di Apicolturaurbana.it prevede la raccolta del miele in piccoli vasetti da 40 grammi che saranno consegnati ai dirigenti di MiCo. «La diffusione dell’apicoltura urbana è sintomo di una crescente sensibilità verso l’ambiente e la protezione del nostro ecosistema. L’uso di pesticidi ed erbicidi in agricoltura ha trasformato la campagna in un ambiente di estinzione per le api, mentre le città sono diventate un luogo paradossalmente protetto». L’ideale per un gustoso miele urbano.