S.O.S miele: i cambiamenti climatici danneggiano le api

di Luca Serafini –

La produzione del miele italiano nel 2017 sta archiviando un anno particolarmente difficile. Secondo Diego Pagani, presidente di Conapi – Consorzio Nazionale Apicoltori, si calcola per fine anno una diminuzione complessiva di produzione del 70% rispetto alle potenzialità degli apiari.
Nel dettaglio, quello di acacia segna -30% sul già disastroso 2016 e -70% sul 2015; il millefiori registra un -20% e la produzione di tiglio dell’Emilia Romagna è quasi azzerata. Hanno dato soddisfazione agli agricoltori i raccolti di alta collina e di montagna, come castagno e tiglio di montagna, che hanno risentito meno della siccità, mentre è quasi azzerato quello di melata, conosciuto anche come miele di bosco.
I soci di Conapi affrontano, quindi, il terzo raccolto consecutivo con volumi in netta diminuzione rispetto alle medie degli anni passati. La causa di questa costante e progressiva flessione è da imputarsi all’andamento climatico sfavorevole, che induce una minore produzione degli alveari. Una primavera calda e precoce ha indotto una forte spinta produttiva delle api, poi interrotta bruscamente dalle anomale gelate in aprile, che hanno compromesso il raccolto di acacia, affamando gli alveari. La successiva siccità record estiva ha pregiudicato il raccolto di miele.
Non bastassero i mutamenti climatici, persistono anche inquietanti fenomeni di avvelenamento di apiari.

Il pericolo frodi
Quando il prodotto scarseggia, i prezzi salgono e, di conseguenza, aumenta il pericolo di frodi. Di qui l’appello alle forze dell’ordine a vigilare con maggior attenzione e ai consumatori di acquistare solo prodotti tracciabili, prodotti dai consorzi italiani. Tra questi, gli apicoltori di Conapi, la più importante cooperativa di apicoltori in Italia e una delle più importanti nel mondo, sono coltivatori di biodiversità e lavorano insieme alle api, creando le condizioni affinché questi insetti possano produrre mieli, pollini e prodotti apistici buoni e puliti. Conapi, che riunisce apicoltori biologici e convenzionali, è il primo produttore di miele biologico in Italia: oltre il 45% dei soci apicoltori sono biologici. L’impegno etico e di divulgazione del valore dell’apicoltura, che va ben oltre la produzione di prodotti apistici, hanno guidato il consorzio nella realizzazione di attività didattiche e formative che hanno determinato, tra l’altro, la realizzazione di numerosi progetti per le scuole e del “Parco delle Api e del Miele”.

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